Modulo per denuncia di truffa affettiva e sentimentale.

denuncia

Finalmente è pronto il modulo che consentirà una più facile compilazione di una denuncia per truffa o tentata truffa affettiva e sentimentale. L’obiettivo, oltre quello di facilitare la stesura della denuncia e quindi aumentare il numero di persone denuncianti, sarà anche quello di far risparmiare tempo alle forze dell’ordine che avranno tutti i dati già pronti raccolti con ordine e criterio.

 

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Scarica qui il PDF:                      ACTA modulo di denuncia truffa affettiva e sentimentale

 

Il modulo in formato immagine.

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Modulo per denuncia di truffa affettiva e sentimentale.

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Finalmente è pronto il modulo che consentirà una più facile compilazione di una denuncia per truffa o tentata truffa affettiva e sentimentale. L’obiettivo, oltre quello di facilitare la stesura della denuncia e quindi aumentare il numero di persone denuncianti, sarà anche quello di far risparmiare tempo alle forze dell’ordine che avranno tutti i dati già pronti raccolti con ordine e criterio.

 

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041 – Scoop : un truffatore a Pomeriggio 5

Ho conosciuto durante la trasmissione condotta da Barbara D’Urso , quella che parla di truffe amorose “POMERIGGIO 5 ” del 31/05/17 , Thomas Salme, presentato come tCfr. http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/full/mercoledi-31-maggio_727014.htmlruffatore.
Maria Grazia Bortolussi ed io, entrambe truffate, abbiamo fatto un salto sulla sedia perchè non avremmo mai creduto di trovaci di fronte ad un truffatore smascherato, dal vivo.
Ho un giudizio pessimo su chi truffa e giudico i truffatori, i truffacuori , dei veri vermi oltre che “PARASSITI” che vivono sulle spalle di fragilità e vulnerabilità altrui. Approfittare della fiducia e manovrare il buon cuore delle persone è da BASTARDI ed è per questo che ho fondato ACTA Associazione contro le Truffe Affettive che mira a contrastare il fenomeno parlandone.
Ma il pilota che guidava senza brevetto, lo svedese Thomas Salme che c’entra in tutto ciò?
C’entra perchè si è costruito da solo il brevetto per volare, fotocopiando una licenza che aveva tagliato con le forbici ed esibito senza timbro. Insomma un raggiro, un bluff che non è stato individuato da una burocrazia spesso inefficiente e superficiale.
Invece, i truffacuori seriali di cui ACTA si sta occupando, falsificano in modo sofisticato e sistematico i documenti che usano nelle truffe affettive. Loro appartengono a vere bande di criminali informatici transnazionali, il cui obiettivo è solo far denaro senza preoccuparsi dei danni irreversibili procurati alle loro vittime.
Viceversa, Thomas Salme ha sempre dimostrato professionalità e capacità di volare. Non ha mai messo nessuno in pericolo e, quindi, i sul piano morale potrebbe essere assolto. Bolli e certificati in regola non sempre denotano bravura, competenza e qualità. Per esempio, il comandante Francesco Schettino avvalora questa tesi perchè le sue incapacità unite alla codardia han provocato il naufragio della nave Concordia.
E’ curioso notare che ci sono tante persone che provano simpatia per il pilota svedese, forse si immedesimano. Per alcune vi è il desiderio di avventura che non tutti osiamo realizzare, per me invece, è stata la capacità di aggirare le avversità e gli handicap .
Anche io avrei voluto come mestiere, volare fra le nuvole, ma per un paio di deficit non ho potuto fare l’hostess. Bassa statura e visus gravemente insufficiente me lo hanno impedito.
Gli handicap, di qualsiaasi natura essi siano, stimolano sensi ed energie sopite dentro di noi e quello che sembra impossibile alle volte diventa possibile.
Così è stato per Thomas Salme che è sopravvissuto all’uragano scatenatosi intorno al lui , dimostrando di non essere affatto un incosciente. Ha messo in atto strategie ed energie per raggiungere il suo sogno e, dunque, è stato consapevole di essere in grado di fare quel mestiere, supportato e confortato anche dal superamento di prove ad hoc.
Che farà ora?..”Sempre avventure, ma adesso in regola ” risponde il pilota. Chissà ..
In attesa di capire meglio compreremo il libro Il Pilota abusivo di Tom Watt e Salme Thomas. Il Cairo Ed. http://www.mondadoristore.it/Pilota-abusivo-13-anni-Thomas-Salme-Tom-Watt/eai978886052760/
Torino 8 giugno 2017
A.C.T.A. Associazione Contro Truffe Affettive e Lotta al cybercrime
Jolanda Bonino (Presidente) tel. 0039 339.41.11.700 FB: https://www.facebook.com/ACTA-Lotta… Sito: https://acta704.wordpress.com/ mail: ass.acta2016@gmail.com

L’esperto risponde

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Avv. Giacomo Zucchi Mannocci :

Internet e le truffe sentimentali

La finestra sul mondo che apre una connessione alla rete internet è, al tempo stesso, sia una grande opportunità di conoscenza, di relazione con altri e di apprendimento di realtà diverse, sia un grande pericolo per coloro che sono poco esperti nell’uso delle nuove tecnologie.
Un computer connesso in rete, infatti, non è soltanto “una finestra sul mondo” ma anche il mondo che, se può, guarda attraverso la finestra di casa nostra. Tutte le banali regole di comune prudenza che useremmo nella vita di tutti i giorni (non dare confidenza a sconosciuti, non lasciare che estranei entrino in casa nostra, et cetera…) seppur filtrate da uno schermo, dovrebbero essere adottate anche nell’utilizzo di un computer connesso alla rete. Invece, il filtro dello schermo induce assai spesso ad abbassare il livello di attenzione, di riservatezza e di prudenza, perché si è erroneamente convinti di essere al sicuro nella propria casa; purtroppo questo non sempre accade.

Oggigiorno, organizzazioni nazionali ed internazionali dedite alla truffa ed al raggiro hanno evoluto i propri strumenti e le proprie tecniche per approfittare delle persone connesse ad internet che frequentano i social network, persone che, per i più diversi motivi, si trovano in una situazione di fragilità, al fine di indurle a compiere atti dannosi per il proprio patrimonio, come spedire, mediante i più svariati canali, denaro all’estero (tali fenomeni sono noti da almeno 10 anni come truffe sentimentali, sottocategoria delle c.d. truffe “alla nigeriana”).
Queste persone si trovano spesso in condizioni di debolezza, oppure, sono vittime inconsapevoli del loro buon cuore e della loro disponibilità verso il prossimo, lasciandosi suggestionare da racconti di fantasia, lasciandosi plagiare da persone senza scrupoli che ne approfittano per raggirarli e truffarli.

Cosa fare: l’opinione di un legale
Abbiamo detto che il tipo di persona preferito dai truffatori è quella che, per una pluralità di motivi indipendenti dalla propria volontà, vive una situazione di incapacità o di fragilità che la espone al pericolo di divenire vittima di truffa.

Nel caso in cui la persona, per le sue condizioni psichiche ed affettive, transeunti o permanenti, non soltanto non si renda conto della truffa ma rifiuti di prendere coscienza del raggiro, e quindi il truffatore riesca a ingenerare nella stessa uno stato di credulità tale da rendere impossibile discernere con lucidità gli atti da compiere in proprio vantaggio da quelli in proprio danno, allora la problematica si sposta dal piano individuale-pischico a quello patrimoniale. Ripetuti atti di disposizione tesi a trasferire a terzi le proprie ricchezze (dazioni di denaro, bonifici bancari, ricariche di carte prepagate, etc.) possono condurre la vittima e le persone della propria famiglia, in uno stato di precarietà economica, se non di indigenza, talvolta con assunzione di rilevanti debiti che, per le fasce più deboli della popolazione possono rappresentare delle vere e proprie tragedie.
Annullare tale tipologia di atti risulta estremamente difficoltoso in quanto trattasi di atti volontari di disposizione posti in essere da persone che sono, fino a prova contraria, perfettamente capaci di agire.

Cosa si può fare, allora, qualora si sospetti che un proprio parente sia vittima di una truffa sentimentale e corra il concreto pericolo di trovarsi in uno stato di difficoltà economica? A chi rivolgersi per ottenere un rapido aiuto? Cosa può essere fatto in concreto?

Anzitutto appare opportuno rivolgersi immediatamente ad un legale perché, a fronte dei fatti esposti, possa consigliare la migliore strategia di difesa della persona plagiata, tanto sotto il profilo civile che penale.

Ciò premesso, il rimedio più idoneo che attualmente l’ordinamento giuridico mette a disposizione è rappresentato dall’amministrazione di sostegno.

L’amministratore di sostegno è un istituto innovativo che sta avendo larga diffusione nel nostro Paese a partire dal 2004.
Infatti è con la Legge 6/2004 che il Legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento la nuova misura di protezione giuridica dell’amministratore di sostegno, con l’obiettivo di dare tutela alle persone che possono avere necessità di protezione momentanea o permanente. Il cardine, il faro di tutto l’impianto normativo è l’articolo 1 che recita: “Tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire”.

Chi è l’amministratore di sostegno?
E’ la persona nominata con decreto dal Giudice Tutelare affinché assista, sostenga, rappresenti chi, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere in tutto o in parte al compimento delle attività della vita quotidiana oppure alla cura dei propri interessi.

Chi può richiederlo?
Possono chiedere la nomina dell’amministratore di sostegno: 1) la stessa persona interessata, anche se minore, l’interdetto o l’ inabilitato; 2) i familiari entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle, nonni, zii, prozii, nipoti e cugini; 3) gli affini entro il 2°grado: cognati, suoceri, generi, nuore; 4) il Pubblico Ministero; 5) il tutore o curatore; 6) la persona stabilmente convivente. Incompatibilità: ai sensi dell’art. 408 c.c.: “Non possono ricoprire le funzioni di amministratore di sostegno gli operatori dei servizi pubblici o privati che hanno in cura o in carico il soggetto”.

Come si chiede un amministratore di sostegno?
L’istanza va presentata nella forma del ricorso alla cancelleria della volontaria giurisdizione del tribunale del luogo in cui il beneficiario ha la residenza.
Al riguardo la Cassazione ha chiarito che la domanda può essere avanzata anche al tribunale del luogo della residenza abituale del beneficiario. Il giudice tutelare provvede, entro 60 giorni dalla data di presentazione del ricorso, alla nomina con decreto motivato immediatamente esecutivo.
Nei casi di particolare urgenza, il Giudice può nominare un amministratore provvisorio prima dell’esame della persone interessata, esame che non può mai mancare, stabilendo che l’assistenza dell’amministratore sia condizione necessaria per il compimento degli atti di disposizione patrimoniale. In questo modo, con una minima limitazione della capacità d’agire, si può già immediatamente evitare ulteriori atti patrimonialmente dannosi.
Per poter richiedere la nomina di un amministratore di sostegno non è sufficiente che la persona sia incapace, ma occorre che vi sia un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è fondamentale l’assistenza o la rappresentanza dell’amministratore di sostegno e che il soggetto interessato non sia in grado di compiere da solo con coscienza ed autonomia.
Nel caso in esame, la persona plagiata incapace di amministrarsi  con la comune media prudenza, può essere sostituita ovvero assistita da una figura che la aiuta nella gestione del proprio patrimonio.

L’amministrazione di sostegno è un ufficio ONORARIO di diritto privato che risponde ad un interesse pubblico e, a norma dell’art. 379 c.c., è un ufficio GRATUITO, al pari della tutela (oggi istituto completamente residuale), salva l’equa indennità che può essere corrisposta in presenza di determinate condizioni e comunque sempre a discrezione del Giudice tutelare.

Il vantaggio dell’istituto in questione si ravvisa nella sua plasticità, quindi nel suo essere modellato sulle specifiche esigenze della persona con la minima compressione della libertà di agire. In breve: l’ADS è un aiuto, non un intralcio.

L’Ads (amministratore di sostegno) viene nominato dal Giudice Tutelare mediante decreto che deve contenere l’indicazione:
– delle generalità della persona beneficiaria e dell’amministratore di sostegno;
-della durata dell’incarico, che può essere anche a tempo indeterminato;
– dell’oggetto dell’incarico e degli atti che l’amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario
– degli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno
– dei limiti, anche periodici, delle spese che l’amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità
– della periodicità con cui l’amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

La scelta dell’amministratore di sostegno avviene con esclusivo riguardo alla cura ed agli interessi della persona del beneficiario. SI noti bene: al procedimento di nomina dell’Ads partecipa sempre il Pubblico Ministero.

Nella scelta della persona da nominare amministratore di sostegno, il giudice tutelare preferisce, se possibile:

– il coniuge che non sia separato legalmente
– la persona stabilmente convivente
– il padre, la madre
– il figlio
– il fratello o la sorella
– il parente entro il quarto grado
– il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.

In ogni caso, il Giudice non è mai vincolato e può conferire l’incarico a professionista di Sua fiducia che precedentemente abbia dato la sua disponibilità.
Per poter ricoprire l’ufficio tutelare è richiesto che la persona sia di specchiata onestà e rettitudine, non abbia riportato condanne e goda della fiducia del magistrato, comprovata dalla diligenza, serietà e puntualità  nell’espletamento degli incarichi a questa affidati. Nell’esercizio delle sue funzioni l’amministratore di sostegno è un Pubblico Ufficiale, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Passiamo ora ad esaminare quali sono i poteri e doveri cui è tenuto l’amministratore di sostegno. Le norme di riferimento sono l’art. 409 e l’art. 410 c.c. .

Ai sensi dell’art. 409 c.c.: “Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza necessaria dell’amministratore di sostegno. Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana”.
Dal tenore della norma riportata si evince che gli atti che l’amministratore di sostegno può compiere in rappresentanza, ovvero in nome e per conto del beneficiario saranno preclusi al beneficiario dell’amministrazione di sostegno. In questa ipotesi distinguiamo tra:

1) atti di ordinaria amministrazione: (si pensi ad esempio acquisto di beni mobili) per il compimento dei quali l’amministratore non può agire senza la preventiva autorizzazione del giudice tutelare (a meno che il giudice nel decreto non abbia disposto diversamente);

2) atti di straordinaria amministrazione: (si pensi ad esempio alla compravendita di un bene immobile; agire in giudizio…) per il compimento dei quali è necessaria l’autorizzazione, con decreto, dal giudice tutelare.

Gli atti che l’amministratore di sostegno può compiere in assistenza del beneficiario sono atti che si concludono solo con l’intervento sia del beneficiario, sia dell’amministratore di sostegno. Gli atti che, invece, non sono riservati alla competenza esclusiva o parziale dell’amministratore di sostegno rimangono nella piena titolarità del beneficiario.

Il beneficiario, infatti, indipendentemente dalle prescrizioni contenute nel decreto di nomina, può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana.

Quanto ai doveri l’art. 410 c.c. stabilisce che, nello svolgimento delle sue funzioni, l’amministratore di sostegno deve rispettare una serie di doveri e precisamente: a) tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario; b) deve tempestivamente informare il beneficiario circa gli atti da compiere; c) deve informare il giudice tutelare in caso di dissenso con il beneficiario stesso; d) è tenuto, altresì, a continuare nello svolgimento dei suoi compiti per almeno dieci anni ad eccezione dei casi in cui tale incarico è rivestito dal coniuge, dal convivente, dagli ascendenti o dai discendenti.

+ + +

Da questa breve disamina appare come oggi l’amministrazione di sostegno sia lo strumento più idoneo, plastico e meno invasivo per porre rimedio in breve tempo a situazioni di incapacità permanente o momentanea, ingenerata in persone deboli e fragili da artifizi e raggiri posti in essere da soggetti senza  scrupoli, volte al plagio ed alla truffa, per tutti quei casi in cui la vittima non mostri segni di resipiscenza ed esponga se stessa ed i propri familiari al concreto rischio di un rapido dissesto patrimoniale.

039 /17 – Massimiliano Titone e il suo harem virtuale e virtuoso a Chi l’Ha Visto

L’ironia è il sale della vita e non capirla significa rovinarsela. Per questo Ercole Rocchetti, l’instancabile giornalista che da mesi segue i servizi sulle truffe affettive, ha avuto l’intelligente idea di invitare a CHI l’HA VISTO del 26 aprile 2017 Massimiliano Titone, l’ italiano più usurpato del web che affascina molte donne in tutto il mondo.
All’apertura, la conduttrice Federica Sciarelli ha presentato l’uomo, accompagnato da Nadia, Tiziana, Michela, Agnese e Claudia che, per lunghi mesi, come tantissime altre donne hanno creduto fosse lui l’ innamorato in chat che cercava di spillar loro soldi, riuscendoci più volte.
Scenetta surreale: sembrava davvero un harem ad hoc, dove il sultano si atteggia a mordere la vita al massimo. Titone del resto appare proprio così, ha sempre un bel sorriso a 32 denti, è espansivo e giocoso perchè la vita è più bella se presa alla leggera. Un vero modello ideale per mettere a segno le truffe del cuore, orchestrate ad arte dagli impostori del web.
Queste bande di criminali transnazionali hanno carpito ed abusato incessantemente della sua immagine, violando e depredando fotografie e video pubblicati sui social dallo stesso Titone che, va detto, non ha usato la protezione adeguata per tutelare “privacy” e quando se n’è accorto era ormai troppo tardi.
Anche se bizzarro, lo scollamento tra personaggio reale e quello virtuale ha messo in luce che bisogna essere molto prudenti quando si va in Internet perchè il web è una piazza pubblica piena di insidie.
A dimostrazione di ciò si veda l ‘intervista all’emiliano Pierpaolo, frodato dal solito copione truffaldino. L’uomo che ancora non è uscito dalla depressione, benchè siano passati anni di cure con psicofarmaci, oltre ad essere stato derubato nei soldi e defraudato negli affetti e nei sentimenti ha dovuto prendere atto che dietro le fotografie e video mostrategli non c’era un soggetto femminile ma maschile. Il truffatore, come dice Letizia Mollo di Romantic scam , cambia copione e si finge uomo o donna a seconda dei casi.
Ben fa, dunque, ACTA ad aprire le braccia alle persone che dimostrano di volerci aiutare in questa lotta e come ha sottolineato la nostra Mery Bernacca, intervistata a Torino, sono soprattutto le donne a darci una mano. Oltre all’impegno nelle denunce, per gli ascolti e per la divulgazione, un gruppo di donne sul web , cacciatrici di truffatori i seriali li intrattengono nella comunicazione via chat in modo da far loro perdere tempo che avrebbero dedicato ad arpionare vittime ignare.
Significativo il messaggio finale dell’ormai “divo” Massimiliano Titone << la cosa che più mi dispiace è che le persone mi chiedono risposte che non riesco a dare. L’ unica cosa che posso dire loro è di cercare di stare attenti >>
Noi di ACTA possiamo invece dire che le risposte dovrebbero arrivare dalle istituzioni pubbliche, dal parlamento, dagli organi di polizia, dalle procure ma il governo sembra essere latitante e la strada è ancora in salita. Per ora !!
Jolanda Bonino Torino 30 aprile 2017
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Abbiamo pubblicato il pezzo della puntata suddiviso in tre video:
· 27/04/16 Appello di Massimiliano Titone
o 28/04/17 CHI L’ha VISTO del 26 aprile 2017 tagliato 1 di 2 (1° parte)
o 28/04/17 CHI L’ha VISTO del 26 aprile 2017 tagliato 2 di 2 (2° parte)
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A.C.T.A. Associazione Contro Truffe Affettive e Lotta al cybercrime – Sede operativa TORINO – Jolanda Bonino (Presidente) tel. 339.41.11.700
ACTA mail ass.acta2016@gmail.com

038-2017 Truffe affettive … un tabù da superare

Il coraggio paga anche se non è facile metterci la faccia nè spiegare in diretta televisiva quello che si è vissuto. “Caso molto toccante ed è un esempio per tante altre donne” dice a DOMENICA LIVE del 23 aprie 2017 Barbara d’Urso a proposito di Daniela Brem , esponente ACTA, la quale con grande coraggio è arrivata dalla Svizzera a Milano per raccontare la sua storia sul raggiro sentimentale ed affettivo subito nel 2015. Anche lei, come altre persone che iniziano piano piano a denunciare pubblicamente, è riuscita a superare paure, giudizi famigliari e sociali per poter allertare le persone in ascolto.
Mai vergognarsi di nulla nella vita, soprattutto quando si diventa coscienti che mettendo da parte timore e vergogna è possibile aiutare una giusta causa affinchè altre persone non debbano più subire simili danni .
Sappiate che “la truffa amorosa” (meglio definirla “truffa affettiva” per la molteplicità di sentimenti su cui fa leva) è devastante e lascia segni indelebili perchè la violenza psicologica agisce come l’acqua sulla pietra. Lo abbiamo constatato quando, esponendo e parlando dei sensi di colpa provati , Daniela, forte, solare e sempre allegra era sul punto di crollare. Lo stress emotivo e il pathos erano talmente palpabili da far comprendere al pubblico che i pregiudizi impediscono di cogliere il reato di “frode informatica e furto dei sentimenti” nella sua totalità.
La trasmissione ha parlato anche di altre truffe , quelle praticate soprattutto alle persone anziane. Significativi gli interventi degli ospiti quali Alessandro Cecchi Paone , che, tra le altre cose, ha evidenziato come i pregiudizi possano immobilizzare certi ragionamenti.
Finalmente questa volta erano presenti in sala anche dei politici come la parlamentare Simona Malpezzi del PD e Massimo Mallegni di Forza Italia che hanno parlato delle leggi sulle truffe e sulla volontà di aumentare le pene, soprattutto se esse colpiscono anziani e persone deboli. Lorenzo Bucossi della Squadra Mobile della polizia di Milano ha, invece, parlato della prevenzione e collaborazione con le istituzioni.
Guardate il video alla nostra pagina FACEBOOK https://www.facebook.com/pg/ACTA-Lo… o nel nostro sito https://acta704.wordpress.com/
Jolanda Bonino Torino , 29 maggio 2017

​UNA FOTO ,MILLE IDENTITÀ,RECORD DI FALSIFICAZIONI PER IL SUO PROFILO SOCIAL

La denuncia di un consulente universitario alcamese .
“Con la mia immagine adescano donne sole”
PALERMO CRONACA– La Repubblica 
venerdì 21/04/2017

di Gioia Sgarlata
Nell’ultimo profilo social che gli è stato segnalato (apparso su viadeo.com)

 è Otoniel Lebròn Corral, francese a capo di una grande azienda. Ma su Facebook è apparso, tra gli altri, anche come Roberto Durant, Christian Guichard (di Nancy con casa a Toul), Lombardie Alberigo di Roma, Christopher Lupi (italofrancese con la mamma originaria di Parma) e centinaia di altre persone diverse, disseminate soprattutto tra Francia, Belgio e Italia. Già, perché lui — Massimiliano Titone, 47 anni,alcamese, consulente nel campo dell’orientamento scolastico e 

universitario — detiene il primato di uomo più “usurpato” d’Italia: le sue foto, infatti, sono state utilizzate per creare centinaia e centinaia di profili fake («oltre 4mila», dice lui). Lo scopo? Truffare donne sole e in cerca di affetto. Secondo un copione consolidato e da tempo sotto gli occhi degli investigatori: scegliere volti attraenti e rassicuranti per ottenere l’amicizia di donne potenzialmente in cerca di affetto, 

conquistarne la fiducia attraverso la chat con attenzioni costanti e prolungate per diversi mesi e poi inventando un’emergenza per farsi inviare del denaro. Un metodo dietro al quale, ha rivelato un’indagine internazionale di qualche anno fa, si nascondono vere organizzazioni criminali con base in Costa d’Avorio, Ghana e Nigeria. 

Fatto sta che dal 2015, quando a Massimiliano Titone è arrivato il primo 

“messaggio strano” come dice lui, la sua vita è stata completamente stravolta. «Non ho pace — racconta — ci sono state donne che sono venute a trovarmi persino sotto casa perché indagando sono riuscite a trovare il mio indirizzo. Ad ogni ora del giorno e della notte ricevo segnalazioni di nuovi profili falsi con le mie foto. O messaggi di signore �che vogliono risposte o che chiedono di conoscermi per raccontarmi la 

loro storia». 

In un’ora ne arrivano almeno una ventina. Su You tube, proprio ieri ha postato un appello a chi è vittima di truffe sul web: «Rivolgetevi alla polizia postale non credete a nessuno, neppure a me». Mentre su Fb ha aperto un profilo in cui denuncia di essere vittima di fake. Qui pubblica tutte le segnalazioni dei profili falsi che gli arrivano e che lo tirano in ballo.

 E risponde anche a chi lo accusa di essere in cerca di notorietà. 

«Come mi sono accorto di quanto stava accadendo?», dice. «Tutto ha inizio due anni fa — racconta — quando su Fb una donna mi scrive: hai finito di giocare? Non l’avevo mai vista prima: le ho chiesto chi fosse e a cosa si riferisse e le ho dato anche il mio numero di telefono proprio per dimostrarle che non avevo niente da nascondere. È stata lei 

dopo lunghe discussioni ad aprirmi gli occhi. In pratica aveva avuto contatti per mesi con un utente Fb che utilizzava le mie foto nel proprio profilo. A un certo 

punto quest’uomo le aveva chiesto dei soldi e non ottenendo risposte, 

era scomparso. Così lei aveva fatto una ricerca su Google e aveva trovato 

le stesse foto di quell’uomo anche sotto il mio nome». La prima contromisura di Titone è segnalare l’anomalia a Fb che blocca il profilo 

fake. Ma la storia si ripete sei mesi più tardi con altre segnalazioni che 

raccontano più o meno la stessa vicenda. Sui falsi profili ci sono foto scattate da Titone in macchina, video mentre va allo stadio con gli amici, scatti con i suoi nipoti. Molti messaggi sono scritti in francese, altri arrivano da varie parti d’Italia e da donne truffate: Genova, Legnano, Roma. 

Titone è single e per lavoro viaggia molto. A febbraio 2016, si trova a � Roma. Qui incontra una donna che era stata truffata e prova a presentare denuncia alla polizia postale, ma viene reindirizzato in Sicilia. 

Ed è al commissariato di Alcamo, il 5 maggio del 2016 che mette tutta la sua storia nero su bianco davanti a un funzionario di polizia. Una storia raccontata di recente anche dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto” che contro le “truffe romantiche”, come sono state soprannominate, ha avviato una vera campagna di informazione. Il 4 aprile scorso Titone ha presentato una nuova denuncia anche alla polizia postale di Palermo, aggiungendo «l’esistenza sul web di documenti contraffatti», «carte di credito» che esibiscono la sua foto e persino la pubblicazione del suo numero di telefono su un sito pornografico accanto al nome di una donna. Lo screenshot dell’annuncio compare anche sulla pagina “Massimiliano Titone vittima dei fake”. «E le telefonate ad ogni ora del giorno e della notte — denuncia — non si contano�.

037/17 – Truffe affettive: Massimiliano TITONE, l’italiano più usurpato d’Italia era mercoledì scorso a CHI l’HA VISTO !!

Oltre ad avergli rubato foto e video, le bande dei criminali del web, gli hanno pure usurpato l’identità per confondere ancor più le acque a chi indagava sul suo conto. E così molte donne hanno creduto fosse proprio lui, in persona, il vero truffatore sentimentale. Ma ora il mistero è stato chiarito dallo stesso Massimiliano TITONE e da due donne con lui in trasmissione a CHI L’HA VISTO , mercoledì 12 aprile 2017 .

ACTA già se ne era occupata nel 2015. Ecco cosa scrivemmo , pubblicando una sua foto col calciatore PIRLO, nel nostro profilo FB (poi bannato e del quale attendiamo ancora notizie in merito all’esposto in procura e all’FBI ) : CHI L’HA VISTO ? Chi è il personaggio a fianco del calciatore italiano ANDREA PIRLO ?   Forse qualcuno lo conosce e se dovessimo ricevere comunicazioni al riguardo, potremmo avvertire l’uomo dicendogli che le sue foto e quelle dei suoi bimbi (a viso scoperto) sono pluri-usurpate dai truffacuori del web, i quali le utilizzano per poter rubare sentimenti e soldi a ignare vittime, attraverso ruffe romantiche, sentimentali o affettive. Anche noi abbiamo usurpato il titolo della storica trasmissione della RAI sulle persone scomparse “CHI l’HA VISTO” ma abbiamo imitato il titolo a fin di bene e per meglio svolgere il nostro ruolo sociale. Sicchè, a breve, pubblicheremo sul nostro profilo FB https://www.facebook.com/profile.ph… a corredo di questa nota n. 47 e del video già pubblicato nel settembre 2015, l’album “GABRIEL NICOLAS”, nominativo italiano-spagnolo, utilizzato dai truffatori per circuire donne italiane.”

Da tempo avevamo intuito che con CHI l’HA VISTO, il fenomeno delle truffe affettive avrebbe acquisito la corretta visibilità desiderata , ma certo non potevamo immaginarci che a soli 4 mesi dai suoi intelligenti e incisivi servizi , i truffatori prendessero poi parola sul web. In effetti , l’instancabile e coraggioso Ercole Rocchetti che da dicembre si occupa incessantemente di questo fenomeno di portata mondiale dice “siamo riusciti ad allertare molte persone ed ora i truffatori ghanesi riescono con gran fatica a raggirare le persone e ce l’hanno a morte con noi. Per paesi come Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio, le truffe rappresentano una delle maggiori entrate economiche per decine di migliaia di giovani africani, organizzati in vere bande criminali“.

E per combatterli ed annientarli digitalmente sul web, anche ACTA continua ad usare ogni mezzo, purchè legale. Per esempio Ketty Increta ed altre “cacciatrici di truffatori seriali” tessono intense relazioni epistolari con costoro, facendo così perdere loro tempo prezioso che viceversa avrebbero dedicato per mettere a frutto i soliti raggiri. vedi “Lotta antiscam: Chi di juju ferisce di juju perisce…http://www.kettyincreta.it/senza-categoria/1929/lotta-antiscam-chi-di-juju-ferisce-di-juju-perisce.html

Ma rispetto alla nutrita e documentata trasmissione di mercoledì scorso, è stato molto significativo il servizio girato a Torino alla Guardia di Finanza che ha spiegato l’abilità di queste bande nel colpire i soggetti malcapitati. Il tenente colonnello Ivan Bixio ha poi illuminato sulla natura di queste organizzazioni che fa pensare che “le bande siano sempre le stesse nonostante le linee dei soldi siano diverse. Ci sono stati 10 arresti di ” falsi principi azzurri” e due erano italiani, arrestati tutti nel 2012. Avevano raggirato vittime statunitensi venute a Torino più volte per incontrare quello che credevano fosse il loro “amato”. A conferma dell’abilità dei truffatori nell’ingegnare sempre nuove astuzie a discapito delle due americane, la GdF ha rilevato che le donne continuavano ad inviare soldi nonostante la delusione di non averlo mai incontrato. La truffa più rilevante fu di un milione di dollari e gli intermediari locali (nigeriani) si trattennero solo il 5 per cento. I soldi servivano per finanziare attività malavitose (droga, tratta, terrorismo e contrabbando di organi ecc.)

Molto interessante l’intervista a Letizia Mollo che ha creato a Rimini un gruppo di lavoro e un sito internet di prevenzione truffe, dopo essersi resa conto della mancanza di informazioni in italiano

Anche i servizi riportati hanno messo in evidenza come i truffatori abbiano “ben compreso quanto sia remunerativo lucrare sui sogni d’amore delle persone , disposte a inviare ingenti somme di denaro” e come sia importante modificare le loro strategie di conquista. Per esempio, ora che hanno scelto l’Italia, come terreno di caccia , assumono nomi e cognomi italiani e improntano le loro discussioni su ciò che piace di più: il cibo, il mangiar sano, il vino e la cucina italiana.

Guardate il servizio

merc12 aprile 2017 da 01h 52′ 52”merc12 http://www.raiplay.it/video/2017/04/Chi-l-ha-visto-ffa467d2-31a9-4580-92dd-2084f126e99d.html

Torino 16 aprile 2017

036/17 – MEDIASET incomincia con DOMENICA LIVE a parlare della truffa dell’amore, ma il termine più appropriato è truffa affettiva

Dopo la ” truffa del soldato” spiegata con un video il 26 marzo 2017 http://www.video.mediaset.it/video/domenica_live/full/puntata-del-26-marzo-prima-parte_704408.html , DOMENICA LIVE ritorna sull’argomento durante una nuova puntata, andata in onda il 09 aprile 2017 http://www.video.mediaset.it/video/domenica_live/full/puntata-del-9-aprile-prima-parte_709279.html.

La partecipazione di ACTA al talk show è risultata essere una scelta efficace perchè si continua far arrivare ad un più alto numero di persone il messaggio che spiega cos’è la truffa affettiva e il conseguente isolamento sociale. Questa spregevole tipologia di raggiro è ancora poco compresa dalla gente e dai media forse perchè approdata in Italia solo qualche tempo fa. Eppure è un problema di portata mondiale e, sembra che prima ancora di americani e inglesi siano stati i francesi ad aver avuto, per primi, l’assaggio a dosi massicce di questo fenomeno. Già intorno al 2006, 2007 avevano battezzato col termine “brouteurs” questi truffacuori , il cui “lavoro” assai redditizio si serve, appunto, della vulnerabilità, del buon cuore e della solitudine di molti occidentali.  Questa  tipologia di frode informatica viene denominata in diversi modi: truffa alla nigeriana (perchè è da lì che è partita), oppure  romance scam, escroquerie-love ecc.

Per quanto riguarda la puntata, noi di ACTA siamo state assai incisive , nonostante il tipo di trasmissione che predilige l’audience all’approfondimento. In quel contesto, siamo comunque riuscite a fronteggiare adeguatamente l’opinionista Pierluigi Diaco che, nello svolgere il ruolo di provocatore, ha suscitato “una significativa querelle”. In queste trasmissioni si preferiscono le “risse verbali” a discorsi noiosi e melensi, ma mettere alla gogna mediatica chi cade nelle truffe affettive ci è sembrato eccessivo. Abbiamo fatto emergere che apostrofare le vittime come credulone, stupide e ingenue non fa altro che suscitare una reazione di chiusura nel proprio dolore e rendere più ardua la denuncia alle autorità preposte. Risultato: il trionfo dei malfattori che continueranno incessantemente il loro sporco e lucroso lavoro infame.

Tuttavia, dobbiamo ringraziare la conduttrice che ha sostenuto le nostre verità in modo da riuscire a ridurre i rischi negativi che questo tipo di programma televisivo poteva riservare. Barbara D’Urso, con delicatezza e intelligenza, ha evitato di far passare i messaggi fuorvianti gridati da Diaco. Non abbiamo bisogno di superficialità urlata da parte di chi, pur non conoscendo l’argomento, si erge a giudice offrendo messaggi fuorvianti ed offensivi.

Brava la marescialla dei Carabinieri Giulia Perna ad esporre il VADEMECUM sulle truffe ma, secondo noi, è stata troppo prudente rispetto al problema sollevato in trasmissione “della polizia che arresta i truffatori e dei magistrati che finiscono con il metterli in libertà” . Questo è un argomento che andava sviluppato meglio perchè i magistrati applicano le leggi elaborate dai politici, i quali per non finire in galera loro stessi mettono in libertà anche tutti gli altri.

Bravo anche Rosario Trefiletti , Presidente di Federconsumatori, il quale, distinguendo tra truffe che fanno leva su buoni sentimenti delle vittime e quelle che puntano su una eventuale loro avidità di denaro, ha voluto far passare il concetto di maggior solidarietà verso le prime. Sarebbe auspicabile, in ogni caso, più solidarietà verso tutti coloro che cadono nella trappola delle truffe. Ed invece, sembrerebbe che provare una certa forma di “simpatia” verso i truffatori sia una prerogativa della società italiana, sempre pronta a strizzare l’occhio ai lestofanti e a deridere le malcapitate vittime.

Quando si partirà dal presupposto fondamentale che le vittime sono soggetti da tutelare e proteggere SEMPRE e che è il delinquente quello che si deve condannare?.

Quando si capirà che invitare opinionisti superficiali non aiuta a trasmettere correttamente le notizie sulle truffe affettive?

A complemento dell’articolo si invita a leggere – L’opinionista della domenica! Sottotitolo: quando persino i truffatori conoscono le donne (e sono più sensibili) di certi“giornalisti”! del 10 aprile 2017 | di: Ketty Increta

http://www.kettyincreta.it/amore-e-dintorni/1908/lopinionista-della-domenica-sottotitolo-quando-persino-i-truffatori-conoscono-le-donne-e-sono-piu-sensibili-di-certigiornalisti.html

Torino, 14 aprile 2017