035/2017 – Truffe affettive. E’ allarme sull’utilizzo del Bitcoin, il riciclaggio invisibile

Il riciclaggio del denaro coinvolge anche il fenomeno delle truffe. Già due anni fa la Guardia di Finanza di Torino aveva aperto questo filone, quando dovette indagare su una famosa truffa sentimentale americana che portò all’arresto di una ventina di soggetti, quasi tutti di origine nigeriana.
L’ invio del denaro richiesto dai truffatori transnazionali che manovrano le truffe affettive, è sempre avvenuto finora, attraverso i circuiti WESTERN UNION, MONEY GRAM e qualche volta con BONIFICI BANCARI e la Guardia di Finanza poteva seguirne le piste. Ultimamente, invece, abbiamo avuto segnalazioni da parte di alcune vittime, dell’utilizzo per le truffe sentimentali del BITCOIN, moneta virtuale convertibile ovunque e che non lascia tracce.
In poche parole, è possibile acquistare apposite schede dal tabaccaio o in Internet ed operatori, utenti e luoghi di provenienza/destinazione del denaro restano totalmente anonimi tanto che investigatori e inquirenti non hanno più un “bersaglio” da colpire.
Sorgono allora delle domande: com’ è possibile tutto questo? Dov’è finito l’obiettivo di facilitare la trasparenza e le azioni della GDF ? Come si proteggono le persone oneste?
Il mondo sta forse andando al contrario?

034/2017 – Truffe affettive e Guardia di Finanza

Sulla questione delle truffe affettive che rappresenta sempre più un fenomeno ad ampia e progressiva diffusione, oltre alla Polizia Postale è attiva anche la Guardia di Finanza.
A Novara, per esempio, hanno avuto luogo delle conferenze, dove sono intervenuti il Colonnello Casadidio Giovanni, la psicoterapeuta Caterina Signa, l’avv. Maurizio Cardona e altri relatori.
Qui di seguito i link di IMG Press, Ok Novara, Il venerdì di tribuna e l’ intervista a Maurizio Cardona su “La Voce” quotidiano on line
Torino 1 aprile 2017

033 – I PERICOLI DEL WEB, trasmissione MI MANDA RAI TRE del 17 MARZO 2017

Le donne che credono alle promesse d’amore sul web sono deboli? Sono stupide? NO , sono donne su cui il concetto di FIDUCIA ha fatto breccia e per questo si sono rese disponibili ad aiutare una persona conosciuta online.
Lo suggerisce Salvo Sottile quando, introducendo l’argomento, presenta la fotografia del chirurgo ortopedico, rubata dal truffatore che ha raggirato Silvana Cillo : un uomo che ispira fiducia e sicurezza , si esprime con frasi tutt’altro che banali , colto, con ragionamenti profondi e buoni principi, mai volgare. Fa parte dell’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e in Siria e cura le vittime della guerra in un centro profughi.
Molte donne, anche colte e di successo,sono attratte da un uomo con queste belle qualità.
Il pensiero di ACTA su alcune frasi fuorvianti
Se non si conosce questo tipo di raggiro è facile cascarci e, noi di ACTA, non siamo d’accordo su alcune tesi proposte dall’Avvocata Annamaria Bernardini de Pace, la quale afferma che “non è un gesto giusto” nel 2017 fidarsi di una fotografia e di messaggi, e che le donne sono cambiate.
L’avvocata sa che sono migliaia le donne che vengono raggirate in tutto il mondo occidentale da questa nuova tipologia di truffa che fa leva sui sentimenti? E conosce i meccanismi psicologici e sociali che stanno dietro tutto ciò? Inutile pontificare dall’alto di una presunta conoscenza del fenomeno : il primo passo dovrebbe essere cercare di capire perché donne e uomini (sì…anche loro ) cadono in queste trappole, poi ammettere che il fenomeno esiste ed è più vasto di quello che immaginiamo e, infine, pensare sia alle giuste contromisure per arginarlo che ai modi per aiutare e salvare chi è stato/a truffato/a.
Frasi come quella della Bernardini de Pace hanno il sapore del giudizio, qualcosa di cui nessuno ha bisogno e soprattutto le vittime : ne limitano la già così difficile uscita allo scoperto e diventano un ulteriore macigno per una psiche fortemente provata. Dispiace che frasi come questa arrivino proprio da una donna.
E’ evidente che nel 2017 siamo ancora TUTTI ingenui e impreparati di fronte ad un mondo vastissimo e oscuro come appare il web,di cui iniziamo solo ora a capire,oltre alle smisurate possibilità, quali brutte sorprese possa riservare. Sono tante le categorie di persone,diverse per età e genere , che cascano in truffe e raggiri e non hanno ancora gli strumenti adatti per riuscire a difendersene.
I dati della Polizia Postale mostrati in trasmissione dimostrano che il fenomeno è estesissimo e, in tutte le sue sfaccettature, allarmante e spaventoso.
I giovani sono più smaliziati? Sicuramente sanno utilizzare meglio il web, ma proprio loro devono fare ancora più attenzione ai rischi che vi si nascondono, imparare a non esporsi. Chi può metterli in guardia? ” I genitori” , sostiene Bernardini de Pace. Ma noi ci chiediamo come sia possibile insegnare se la conoscenza del mondo virtuale è scarsa e, molto spesso, sono proprio gli adulti a cadere in queste trappole.
Come difendersi dalle insidie della rete
La Vice Questore della Polizia Postale Elvira D’amato , tra le altre cose, spiega bene come proteggersi quando si è in rete. La mancata estorsione sessuale ai danni del Senatore Franco Conte e del giornalista Fabio Juliano che ha finto di farsi ricattare dai truffatori del web ,ci apre gli occhi su fenomeni che possono diventare pericolosi per la propria immagine e la propria reputazione.
E’ bene sapere che le nostre immagini potrebbero essere utilizzate non solo per truffare, ma anche per insultare. Ne è un esempio, l’utilizzo della foto dei festeggiamenti dopo la tesi di laurea di una ragazza, Laura De Felice che , grazie all’ “angelo custode” Jacopo, viene a conoscenza dello sconcertante fenomeno dei gruppi segreti in Fb, che commentano foto di ragazze ignare e insultano con espliciti e volgari riferimenti sessuali, inneggiando in alcuni casi alla violenza.
L’esperto web Gianluca Comandini sottolinea che le nostre foto, il nostro pensiero e la nostra identità , sono duplicabili infinite volte, tanto da non averne più il controllo, per cui impostare la tutela della propria privacy in internet e fare selezione all’ingresso diventano basi di protezione personale imprescindibili.
Ma allora, ora che ne conosciamo i pericoli, è meglio star fuori dal web, rinunciarvi?
Meglio conoscerlo e poi,eventualmente,scegliere di non usarlo,altrimenti si rischia di essere tagliati fuori e non essere al passo con la modernità.
Possiamo, quindi, ancora una volta affermare che trasmissioni come questa sono necessarie e fondamentali sia per informare coloro che utilizzano solo la tv come mezzo di informazione, sia per coloro che, utilizzando prevalentemente il web,lo ritengono l’unica fonte dispensatrice di verità.
In fondo è questa la missione del servizio pubblico.
Per vedere il video cliccare https://www.facebook.com/pg/ACTA-Lo…
Torino 30 marzo 2017

032 – Consigli di un educatore digitale per riconoscere i truffatori

Non solo siamo convinti che i cyber truffatori seriali affettivi operino in gruppi organizzati transnazionali, ma riteniamo addirittura che si dedichino pure ad altre tipologie di raggiri, di tipo economico dai quali ottengono documenti e dati sensibili utili per mettere a segno sia truffe sentimentali che le estorsioni sul web. Insomma, si tratta di un web businnes del malaffare che potremmo denominare un vero trufficio. Questo articolo di Massimo Cappanera, educatore digitale e blogger (che pubblichiamo integralmente) è indicativo perchè fa riflettere e ci indica come “Capire se è un truffatore. Ecco 9 metodi semplici semplici “ (s.d.) http://www.massimocappanera.it/capi…
Credo che fino ad ora in un anno e mezzo gli articoli che parlano di truffe in questo blog abbiano ricevuto circa 1500 commenti da parte di contributori e, ahimé, molte vittime. Gira e rigira, però, ho notato che molte persone ancora non sanno individuare le caratteristiche tipiche di un truffatore. A volte si tratta di dettagli così palesi (quando lo sai) da essere paradossalmente ignorati. In questo articolo scoprirete quali sono i principali. (E qualora ne volessi suggerire uno, scrivimelo nei commenti, che lo aggiungerò alla lista…)
Capire se è un truffatore? La prima cosa da fare è…
…ovviamente cercare su google il nome del tizio, il numero di telefono, controllare su Google Earth l’indirizzo…insomma, fare una bella indagine online per vedere se è già stato segnalato da qualcuno. Due note, a tale proposito:
a) trovare il nome di qualcuno e un commento in stile “Mi aveva detto che l’oggetto era rosa, invece è fucsia! E’ un truffatore!” è diverso da da “mi ha rubato 1000 euro e lo stesso ha fatto con altre trenta persone in tutta Italia”. Il primo può essere un fraintendimento, il secondo no. Ciò spiega perché anche in questo blog raramente approvo nomi di italiani e li tengo per me, per poi mettere in contatto più gente truffata qualora i nomi spuntassero in più segnalazioni, così da intraprendere un’azione congiunta.
b) l’assenza di menzioni negative online non è prova di onestà, anche perché da quando si è diffusa questa buona prassi soprattutto gli italiani tendono a saltare di palo in frasca con nuove identità (gli stranieri invece se ne fregano altamente, vedi i soliti nomi delle truffe della Costa d’Avorio), ma è pur sempre un buon tentativo.
La persona non spunta ma qualcosa continua a non quadrarti? Veniamo ai casi più palesi per capire se è un truffatore:
1. “Pagami sulla postepay di mia moglie/zia/vicina di casa brasiliana perché la mia l’ha mangiata il cane”
Frequentissimo. Io mi chiamo Marco Rossi ma voglio essere pagato sulla postepay di mia moglie/amante/vicina/zia Jasmine Akbat…ma anche se fosse Francesca Bianchi…o qualunque altro nome…non è strano? Non bisogna credere alle varie scuse del cane che l’ha mangiata, della carta scaduta o smarrita, del fatto che gli sia stata clonata e bla bla bla. Sono tutte panzane. Se io ho interesse a vendere (onestamente) online, faccio un salto alle poste e me ne faccio fare una a mio nome. Se proprio sono masochista, sia chiaro. Come scritto nel mio articolo “Ecco i metodi più sicuri per pagare su internet” la ricarica postepay è l’anticamera della truffa. Mi scusi chi la usa onestamente ma ribadire il contrario è come dire che la Western Union è un metodo di pagamento trasparente e poco usato dai truffatori. Ditelo a chi spedisce ogni giorno migliaia di euro in Costa d’Avorio senza poterli più avere indietro.
Chi dice di effettuare un pagamento a una carta intestata a un’altra persona lo fa nel 99% dei casi in modo tutt’altro che lecito. Non avete idea del numero di documenti clonati o delle carte intestate a persone perfettamente ignare che girano. Tanto se vengono “bruciate”, si passa alla successiva. L’unico modo certo (e nemmeno, vedi truffe in autogrill) è il sano detto “pagare moneta, vedere cammello“.
Ripetete con me:
a) non effettuerò per quanto possibile mai un pagamento a una persona (nei vari siti è diverso, per ovvie ragioni) con Postepay
b) non effettuerò MAI un pagamento a una persona con Postepay intestata a qualcun altro
c) non effettuerò MAI E POI MAI E POI MAI un pagamento a una persona con Postepay intestata a qualcun altro che è pure di un’altra nazionalità
2. “Purtroppo non posso consegnarti l’oggetto di persona perché sono allergico ai raggi gamma del sole e non posso uscire dalla cantina…”
Ovviamente si rinuncia all’incontro di persona perché l’oggetto non esiste. Come già scritto in un altro articolo dedicato a Subito.it, questa piattaforma a mio parere andrebbe utilizzata solo per le vendite di persona, mai e poi mai come eBay (prima pago, poi mandi) perché
a) non offre un meccanismo di feedback per capire se il venditore ha trascorsi più o meno buoni
b) non offre un sistema di pagamento con un minimo di tutela verso chi paga
Non importa se le foto sembrano autentiche (nella loro “amatorialità”, magari), non importa addirittura se avete avuto un contatto telefonico con una persona che sembrava squisita, onesta, alla mano…Se di fronte alla proposta “Possiamo vederci di persona per la consegna?” ottenete un rifiuto di qualunque natura, lasciate perdere. Ve la dico tutta: se abitate a Siracusa e il venditore è a Roma, inventategli che la prossima settimana sarete nella sua città per lavoro e sarebbe grandioso approfittare dell’occasione, così da risparmiare (lui o voi) le spese di spedizione. Vedete cosa vi risponde e regolatevi di conseguenza.
3. “Mi sono trasferito in Costa d’Avorio/Marocco/qualunque altro paese…”
Ecco, mandatecelo direttamente a quel paese e non dategli un soldo. Inutile dilungarmi, visto che è la solfa pluriutilizzata dai truffatori più noti ai lettori di questo blog.
4. “Ti ho pagato! Uhm, però c’è una tassa per sbloccare il bonifico, dannato governo!”
Vedi sopra, è il degno seguito. La tassa da pagare è ovviamente una scusa per farvi scucire soldi (che “ti verranno restituiti!”…seee, come no) per poter sbloccare un bonifico o qualunque altra forma di pagamento (incluso Paypal!) che il truffatore millanta di aver già fatto, per poi scoprire che il [governo/altro ente] ha messo il veto per [motivo qualunque]. C’è chi dice di averne già pagato metà e che tutto si bloccherà quando voi pagherete l’altra, così da illudervi ulteriormente della bontà della faccenda.
Devo per forza specificare che non c’è alcuna tassa, alcun governo e, soprattutto per voi, alcun pagamento fatto…?
5. “Per pagarti/spedirti la merce, devi mandarmi il tuo documento. Ecco il mio…”
Se è prassi sui set dei film per adulti scambiarsi le analisi del sangue per verificare non si abbiano malattie veneree, sono sempre stato affascinato da questo tentativo di stabilire se uno sia o meno onesto mandando un documento.
L’inganno si basa su un principio di reciprocità: se lui mi manda il suo (toh, guarda quanto è onesto!) io gli mando il mio. Peccato che il tuo sia certamente reale, il suo no. Ma tu dai per scontato lo sia, altrimenti che senso avrebbe?
In più, se il documento è di una persona della tua stessa nazionalità, che magari millanta di essersi trasferita in Costa d’Avorio o altra parte del mondo (vedi sopra), ci si fida ancora di più perché con essa si crede di condividere valori, tradizioni e quant’altro. Ecco perché moltissimi truffatori si fanno mandare i documenti delle persone truffate (prima che esse capiscano di esserlo, è chiaro), creandosi un bel database a cui attingere al momento giusto…
Un caso analogo è quello narrato nell’articolo “Il phishing del casellario giudiziale“.
6. “Non posso farti un’altra foto dell’oggetto perché…uhm…è contro la mia religione
Avete dubbi sull’acquisto di un oggetto? Chiedetegli una foto. Un dettaglio qualunque, anche insignificante. Citando un aneddoto narrato nel mio articolo “Il venditore non risponde su Subito.it, eBay o Kijiji? I 5 motivi principali“…
<< Un ragazzo appassionato di antiquariato una volta mi ha raccontato di come fosse interessato a un armadio di inizio ‘900 ma non abitando nella stessa città del venditore gli aveva chiesto la cortesia di avere qualche foto di alcuni dettagli, così da valutarne l’autenticità. Sai com’è, se in un reperto dell’antico Egitto trovi del silicone qualche domanda te la poni 😉 Risultato: all’inizio il venditore non risponde. Poi lo fa, ma temporeggia. Un giorno, cinque giorni, una settimana. Che ci vuole a fare due foto col cellulare? Niente. Quindi o non ha tutto questo interesse per vendere (male) o c’è qualcosa sotto (malissimo). In un caso o nell’altro, ti consiglio di toglierci mano. La fregatura e/o la frustrazione sono dietro l’angolo. >>
7. “Lo compro! Allora, ti mando 10 euro in contanti in busta chiusa, poi appena li ricevi ti faccio un bonifico del resto”
Giuro che è capitato. Lo prendo come spunto per mettere in guardia contro tutti quei pagamenti che, già dalle modalità, appaiono poco trasparenti. Se foste un negoziante e uno venisse da voi per ritirare della merce dicendovi che i soldi per pagare vi aspettano dentro il tombino duecento metri più avanti voi gli vendereste qualcosa?
8. “Ecco l’IBAN, pagami con bonifico, è sicuro per tutti e due!”
Certo…una volta. In passato IBAN = conto in banca = intestatario reale = se succede qualcosa so con chi prendermela. Oggi invece anche le carte prepagate hanno un IBAN da utilizzare per ricevere bonifici, quindi è facile far credere che esso si riferisca a un conto corrente quando non lo è affatto, mentre magari si riferisce a una carta farlocca e/o intestata a qualcun altro.
Vi invito alla lettura di questo articolo su eBay Abuse che spiega come distinguere gli IBAN delle carte prepagate. Con ciò non voglio dire che tutte le transazioni verso questi IBAN sono anticamere di truffe (buona parte lo è) ma di sicuro meritano un approfondimento, fosse solo con una domanda diretta al venditore. Se questi continua ad affermare che si tratta del proprio conto corrente personale, beh…
9. “L’oggetto è disponibile! Sia per te, che per te, che per te…per tutti!”
Se un oggetto è disponibile per te e stai già definendo la transazione ma poi, magari inviando una seconda email da un altro account, è ancora disponibile, è meglio toglierci mano.
Cosa ho dimenticato?
Come ho già accennato, lungi da me poter fare una lista esaustiva di tutti gli elementi da considerare per essere cauti negli acquisti online, in assenza di un meccanismo di feedback o altre forme che attestino o meno la lealtà di un venditore/acquirente. Se ne avete altri da suggerire, scrivetelo pure nei commenti…gli articoli migliori e più utili sono scaturiti dalla collaborazione tra tutti i lettori, un fenomeno tanto affascinante quanto entusiasmante! “
Torino 27 marzo 2017

031 – L’etica a corrente alternata della Rai

NON PARLIAMONE PIU’ … SABATO. La trasmissione di RAI UNO condotta da Paola Perego è stata soppressa dopo lo scivolone sulle donne dell’Est Europa. Peccato, perché era forse la più garbata trasmissione di Rai Uno che, tra l’altro, nella penultima puntata, si era occupata in modo simpatico ed efficace di truffe affettive e cybercrime, anche grazie ai servizi di validi collaboratori come Furio Busignani.
Effettivamente l’ultima puntata è stata un po’ troppo densa di luoghi comuni ma, considerando il livello medio delle nostre tv, non certo la peggiore.
La colpa ? Quella di aver pescato dal web un articolo definito “satirico” e di averlo riproposto come tema serio : un elenco (non veritiero) di come sarebbero le donne dell’Est .
In fondo, uno spaccato (vero) di quali siano i sogni di un certo tipo di maschio italiano, ancora e sempre gli stessi ma, in questo caso, troppo idealizzati per poter corrispondere a realtà.
Quasi uno “scherzo” , qualcosa che non è pienamente sovrapponibile al fenomeno reale che pure esiste ed è molto sfaccettato.
In realtà l’argomento è stato male affrontato, anche grazie alle troppe frasi maschiliste pronunciate da alcuni ospiti in trasmissione che, purtroppo, la Perego non è riuscita a contenere.
D’obbligo alcune domande: era davvero il caso che il mondo politico sollevasse un tale polverone ed era davvero il caso di chiudere la trasmissione? Come mai, nonostante la mediocrità e il trash imperino nei palinsesti televisivi ormai da decenni, nessuno si preoccupi da altrettanto tempo di ciò che succede in tv, risvegliandosi solo ora in un contesto che non assume l’aspetto di gravità?
Siamo forse all’inizio di un nuovo corso della tv italiana che ha scelto la povera Perego come vittima sacrificale? Se è davvero così , dovremmo allora aspettarci sorprese di grande qualità nelle trasmissioni più seguite nei nostri pomeriggi…
L’ impressione è che la conduttrice si sia trovata invece travolta da qualcosa di molto più grande di lei, di cui non si capiscono fino in fondo le logiche perché se ne è troppo distanti. Qualcosa che, inesorabile, finisce sempre per colpire solo i pesci piccoli che, da un momento all’altro, beffati, si ritrovano in difficoltà, senza fonte di reddito e con la preoccupazione di doversi rimettere in gioco per sbarcare il lunario.
E… gli alti papaveri di mamma Rai?
TORINO 24/03/2017

030 – NON ERA AM0RE MA UNA TRUFFA – MI MANDA RAI TRE del 14 febbraio 2017

Criminalità 2.0 : il mondo del crimine si sposta nel mondo virtuale, addestrato e pronto ad imbastire intense e devastanti truffe al …cuore.
E proprio a San Valentino, pur con i limiti imposti dall’esiguità dei tempi televisivi e l’atteso riproporsi di qualche ovvio pregiudizio e luogo comune, MI MANDA RAI TRE si occupa ancora una volta di truffe affettive. Salvo Sottile e gli ospiti in trasmissione toccano sinteticamente i punti salienti della questione, contribuendo in ogni caso al raggiungimento dell’obiettivo primario di ACTA : la conoscenza del fenomeno per potersene salvaguardare.
Subito dopo l’introduzione all’argomento di Fabrizio Cerignale, autore dell’articolo “San Valentino,ma non per tutti. E’ boom di “truffe romantiche” e “sextorsion” http://www.genova24.it/2017/02/san-… , Anna Pollaccia e Jolanda Bonino coraggiosamente raccontano la loro storia di vittima , simile a quella di tante altre vittime inconsapevoli del web.
Nella giungla virtuale , la mancanza di consapevolezza di ciò che vi si muove e pericolosamente si nasconde crea un vuoto che, secondo Marco Lillo de “Il fatto quotidiano” , può essere colmato dalla formazione. Conoscenza e informazione servono a recuperare lo svantaggio dovuto al fatto di non vedere e non toccare la persona che è dall’altra parte, soprattutto se ci viene proposta quell’apertura di credito, di cui parla la psicologa Maria Beatrice Toro , che permette la rivelazione di segreti anche imbarazzanti , ma assolutamente falsi. Questa invita la vittima a scoprirsi a sua volta, peraltro in un luogo pubblico quale è il web, con tutti i rischi che da ciò possono derivare.
Ad ACTA piace sottolineare che la conoscenza del fenomeno comincia ad essere corposa : lo dimostrano non solo le indagini di Fabrizio Premuti sui siti d’incontro e sui social network, ma soprattutto quelle della GDF che, grazie all’ analisi di operazioni sospette, ha scoperto l’esistenza di organizzazioni criminali transnazionali artefici, oltre a questa, di molteplici tipologie di truffa. Marco Menegazzo, comandante della GDF, invita a fare attenzione al proprio profilo privacy e a non condividere tutto per evitare furti d’ immagine e identità.
Infine, Salvo Sottile invita a stilare un VADEMECUM che possa elencare i cliché dei vari trruffatori seriali (militari, cow boy, ingegneri, medici, imprenditori, rivenditori di auto ecc.)
Grazie a forze dell’ordine, giornalisti, trasmissioni televisive e soprattutto alle vittime che hanno messo in campo coraggio unito ad esposizione mediatica, finalmente le truffe affettive cominciano a diventare una pagina più leggibile e facilmente interpretabile.
Vedi il video in Facebook nella nostra pagina ACTA Lotta al cybercrime – sezione video – Non era amore ma una truffa – https://www.facebook.com/pg/ACTA-Lo…
Torino, 14 marzo 2017

029 – PARLIAMONE… DI SABATO del 04 Marzo 2017

Come si fa ad evitare le truffe affettive? Come si diventa vittime? Perché si cade nella rete?
La truffa affettiva … SE LA CONOSCI LA EVITI …. ed è fondamentale che televisioni e radio ne parlino: troppi ignorano il fenomeno, almeno in Italia. La trasmissione di Paola Perego spiega, interroga, smonta stereotipi ma, soprattutto, mette in guardia.
In tanti cadono nel tranello, persone in cerca di una relazione sentimentale, agganciate di sorpresa da delinquenti che accarezzano la loro parte fragile e bisognosa d’affetto per carpirne la fiducia.
Facile resistere alle lusinghe? Si può pensare di essere immuni da inganni? I servizi di Furio Busignani dimostrano di no : il truffatore è preparato, studia, si organizza per colpire la vittima che, ignara e perbene, come dice Eleonora Giorgi, non pensa che gli altri mentano. Semplicemente si fida.
E allora, se ci si innamora in chat, come capire se dall’altra parte c’è una persona veramente interessata?
La risposta è affidata alla psicoterapeuta e sessuologa Loredana Petrone che, inoltre, illustra meccanismi e dinamiche che portano ad essere trascinati inconsapevolmente in uno schiacciante ingranaggio da cui è difficile uscire.
Torino. 10 marzo 2017

028 – Questa donna vi ha chiesto l’amicizia? Chiamate subito la polizia

8 marzo 207 – E anche sotto questo articolo di “Leggo” i commenti sono carichi di pregiudizi Come dice Maurizio Guidi ” si ricevono per ora solo critiche, poca solidarietà”. Per questo si è scoraggiati e restii a far conoscere la propria storia di vittima di truffa affettiva. Ccontinuano così le difficoltà nel far emergere cià che sta dietro a questo fenomeno, vale a dire l’intensa attività di organizzazioni transnazionali criminali.
Anche gli ambienti degli psicologi , quelli che seguono le separazioni famigliari, non sono molto comprensivi, anzi sostengono che si rischia la dipendenza da Facebook o da altri siti internet.
Quanta ignoranza esiste dietro questo fenomeno !!!!!
Attenzione: se questa ragazza tenta di contattarvi sui social, evitatela. Oppure segnalatela alla polizia». Tutto era cominciato con una richiesta di amicizia su Facebook, due chiacchiere in chat e la nascita di una relazione a distanza, ma la storia ha avuto un fine tutt’altro che lieto: la donna in questione è una truffatrice, che è riuscita a scucire a un 43enne di Manchester circa 230mila euro. La relazione virtuale tra i due è andata avanti per un discreto periodo di tempo, e la donna, che sosteneva di risiedere in Sudafrica, diceva di essere pronta a qualcosa di più profondo e allo stesso tempo lamentava problemi economici, così l’uomo ha cominciato a mandarle denaro tramite bonifico. Ma una volta ricevuti i soldi, della ragazza non si è saputo più nulla, e di sé ha fatto perdere ogni traccia. La polizia di Manchester ha ora aperto un’inchiesta per rintracciarla, e scoperto che il 43enne non è l’unica vittima di colei che si fa chiamare con tre nomi diversi: Christy Dunn, Martha Cameron o Miranda Stinson. L’ipotesi è che la donna faccia parte di una rete di truffatori online.
Stefano Gambelli 2017-03-09 05:27:20 Fare molta attenzione alle truffatrici molte in rete e gli uomini ci cascano si fanno ammaliare come galline 4 0
Stefano Gambelli 2017-03-09 05:23:54 Più di una così ma la maggior parte per bene una carezza anche senza vederla e se n’approffitano la cifra mi sembra esagerata!!! La stampa esagera sempre un po’ fa parte del gioco la colpa è degli uomini devono stare più attenti.
Stefano Gambelli 2017-03-09 05:22:58 Più di una così ma la maggior parte per bene una carezza anche senza vederla e se n’approffitano la cifra mi sembra esagerata!!! La stampa esagera sempre un po’ fa parte del gioco la colpa è degli uomini devono stare più attenti.
Mandriglio 2017-03-08 21:00:17 No problem disoccupato con debiti. 5 0
SanchezMusics 2017-03-08 19:20:53 potrei capire una piccola cifra, ma che gli mandi fior di quattrini allora sei scemo 12 1
destroyer76 2017-03-08 15:55:54 Se fosse vero che uno gli ha dato 230.000 euro senza nemmeno conoscerla, quasi quasi penso che gli sta bene ! Un cretino così cosa ci fa con tutti quei soldi? 20 0
Zebrone73 2017-03-08 15:03:55 Attenzione gente : i social sono pieni di queste donne che con gli occhi dolci e un paio di foto hot, prima si mostrano disponibili e poi vi chiedono soldi. Fatevi furbi e non cascateci. 3 1
nostressit 2017-03-08 14:43:47 perché chiamare la polizia? se mai uno psichiatra a chi gli inviava soldi 15 0
ILGHEPPIO 2017-03-08 12:53:05 ……chi è causa del suo mal ….
Torino 10 marzo 2017

027 – 8 marzo 2017 – NO alla VIOLENZA DI GENERE e NO alla VIOLENZA PSICOLOGICA alla base delle truffe affettive sul WEB

La truffa affettiva sovente nasce da tante microviolenze psicologiche che seguono il seguente schema:
§ – vieni presa di mira sul web da un’organizzazione criminale transnazionale
§ – sei in una fase di vulnerabilità affettiva e vieni contattata da chi , con l’inganno e con tanto savoir-faire ti offre attenzioni, sentimenti, affetto ed amore in modo intenso, ma molto delicato ed attento, da vero gentiluomo
§ – ti vengono offerte “dosi” di autostima, attraverso un instancabile corteggiamento ben orchestrato, che non puoi far altro che accettare
§ – vieni studiata attentamente, ti lusingano, si occupano di te e dei tuoi figli (se ne hai) tanto da farti sentire unica e irrepetibile
§ – ti cacciano in un gioco che prevede il controllo sistematico delle tue giornate in modo da farti sentire importante.
§ – ti fanno scenate di gelosia quasi patologiche proprio per indurti a credere che sono seriamente coinvolti nella relazione
§ – si fingono persone con nobili valori e sani principi tanto da indurti a fidarti ciecamente
§ – catturata la tua fiducia, iniziano a raccontarti storie verosimili, la cui veridicità può essere controllata e confermata sul web.
§ – fanno leva sul tuo senso di compassione e pietà, per estorcerti del denaro, raccontandoti storie famigliari complicate, oppure storie di incidenti o malattie che riguardano i figli, parenti o loro stessi
§ – tu, intanto, ormai anestetizzata e caduta nella trappola affettiva pensi di aver raggiunto quello stato inebriante di soddisfazione sentimentale e non puoi più farne a meno.
§ – da qui inizia la fase della o delle estorsioni, in cui si manifesta quella forma di violenza sottile che può portare vicino al suicidio (induzione al suicidio). Difatti è un periodo caratterizzato da forte stress emotivo perchè cerchi di rimediare il denaro (che sovente non hai).
§ – hai ormai una dipendenza emotiva dovuta anche all’ isolamento dai tuoi cari. Questo è al contempo causa e conseguenza dei disastri economici e psicologici successivi
§ – cadi poi dall’illusione ad uno stato di depressione misto a dipendenza affettiva, non appena scopri che si tratta di un raggiro
§ – Alla fine, risulta molto difficile e faticoso uscire da questo stato di astinenza affettiva che appare simile ad un delirio.
Questo stato psicologico deve essere affrontato da specialisti del settore, in modo da poter offrire alle vittime che ne hanno bisogno, un adeguato sostegno con eventuale terapia.
Torino, 8 marzo2017

026 – Elenco link di programmi Radio e Televisioni che hanno trattato LE TRUFFE AFFETTIVE, ROMANTICHE e SENTIMENTALI in Italia

Non siamo ancora riusciti a raccogliere tutto ciò che è apparso su carta stampata e sul web, ma già troverete qui sotto un elenco dei link delle puntate andate in onda nell’ultimo periodo e un elenco completo delle puntate precedenti di Radio , Televisioni e video
· RAI TRE – MI MANDARAI TRE 14-02-2017 http://www.rai.it/dl/RaiTV/programm…
· RI TRE – CHI l’HA VISTO 23/02/2017 http://www.raiplay.it/video/2017/02…
· RAI UNO – Parliamone … sabato 04-03-2017 http://www.raiplay.it/video/2017/02…
· RADIO 3i – Svizzera Italiana – http://radio3i.ch/diretta http://radio3i.ch/laredazione
· Video LA STAMPA on line – 27-02-2017 – Iniziano a parlare le donne italiane vittime delle “truffe romantiche” di G,Luca Nicoletti http://www.lastampa.it/2017/02/27/m…
· Radio 24 MELOG – 01-03-2017 http://www.radio24.ilsole24ore.com/…
· Radio 24 MELOG – 13-02-2017 http://www.radio24.ilsole24ore.com/…
ELENCO generale TELEVISIONI, RADIO. Video YOU TUBE
– RAI 3 “MI MANDA RAI TRE” 1° puntata” 17/04/15 venerdì ore da h 10 a 10,30
– RAI 3 “MI MANDA RAI TRE” 04/05/15 lunedì da ore 10,33 a 10,37
– RAI 3 “MI MANDA RAI TRE” 2° puntata 14/02/17 martedì ore 10
– LA 7 / “Di martedì” 1° puntata 31/05/16 intorno alle 24
– LA7 / “Di martedì” 2° puntata 07/06/16 martedì dopo le 23
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 1° puntata 21/12/2016 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 2° puntata 11/01/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 3° puntata 18/01/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 4° puntata 25/01/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 5° puntata 08/02/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 6° puntata 23/02/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 3 – CHI l’HA VISTO 7° puntata 08/03/17 merc. dopo h 21,15
– RAI 1 “TORTO o RAGIONE” 1° puntata 02/02/17 giovedì ore 14
– RAI 1 “PARLIAMONE..SABATO” 1° puntata 04/03/17 sabato ore 16,45
-CATERPILLAR Radio 2 – 22/04/16 venerdì dopo ore 18;00
– RADIO 24 MELOG 1° puntata 13/02/17 lunedì ore 12,10
– RADIO 24 MELOG 2° puntata 01/03/17 Mercoledi’ ore 12,10
– Radio 3i (Svizzera italiana) 1° puntata 15/02/17 merc. dalle 18,30 alle 19,00
– Radio GRP 1° puntata inizio febbraio 2017
video YOUTUBE
– LA REGIONE PIEMONTE CONTRO I CYBERCRIME – Nascita di ACTA 21/04/16 https://www.youtube.com/watch?v=JlP…
– video Radio 24 GianLuca Nicoletti – Iniziano a parlare le donne italiane vittime delle truffe romantiche – 27/02/17 – LA STAMPA on line
Torino 6 marzo 2016