Oltre ad avergli rubato foto e video, le bande dei criminali del web, gli hanno pure usurpato l’identità per confondere ancor più le acque a chi indagava sul suo conto. E così molte donne hanno creduto fosse proprio lui, in persona, il vero truffatore sentimentale. Ma ora il mistero è stato chiarito dallo stesso Massimiliano TITONE e da due donne con lui in trasmissione a CHI L’HA VISTO , mercoledì 12 aprile 2017 .
ACTA già se ne era occupata nel 2015. Ecco cosa scrivemmo , pubblicando una sua foto col calciatore PIRLO, nel nostro profilo FB (poi bannato e del quale attendiamo ancora notizie in merito all’esposto in procura e all’FBI ) : ” CHI L’HA VISTO ? Chi è il personaggio a fianco del calciatore italiano ANDREA PIRLO ? Forse qualcuno lo conosce e se dovessimo ricevere comunicazioni al riguardo, potremmo avvertire l’uomo dicendogli che le sue foto e quelle dei suoi bimbi (a viso scoperto) sono pluri-usurpate dai truffacuori del web, i quali le utilizzano per poter rubare sentimenti e soldi a ignare vittime, attraverso ruffe romantiche, sentimentali o affettive. Anche noi abbiamo usurpato il titolo della storica trasmissione della RAI sulle persone scomparse “CHI l’HA VISTO” ma abbiamo imitato il titolo a fin di bene e per meglio svolgere il nostro ruolo sociale. Sicchè, a breve, pubblicheremo sul nostro profilo FB https://www.facebook.com/profile.ph… a corredo di questa nota n. 47 e del video già pubblicato nel settembre 2015, l’album “GABRIEL NICOLAS”, nominativo italiano-spagnolo, utilizzato dai truffatori per circuire donne italiane.”
Da tempo avevamo intuito che con CHI l’HA VISTO, il fenomeno delle truffe affettive avrebbe acquisito la corretta visibilità desiderata , ma certo non potevamo immaginarci che a soli 4 mesi dai suoi intelligenti e incisivi servizi , i truffatori prendessero poi parola sul web. In effetti , l’instancabile e coraggioso Ercole Rocchetti che da dicembre si occupa incessantemente di questo fenomeno di portata mondiale dice “siamo riusciti ad allertare molte persone ed ora i truffatori ghanesi riescono con gran fatica a raggirare le persone e ce l’hanno a morte con noi. Per paesi come Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio, le truffe rappresentano una delle maggiori entrate economiche per decine di migliaia di giovani africani, organizzati in vere bande criminali“.
E per combatterli ed annientarli digitalmente sul web, anche ACTA continua ad usare ogni mezzo, purchè legale. Per esempio Ketty Increta ed altre “cacciatrici di truffatori seriali” tessono intense relazioni epistolari con costoro, facendo così perdere loro tempo prezioso che viceversa avrebbero dedicato per mettere a frutto i soliti raggiri. vedi “Lotta antiscam: Chi di juju ferisce di juju perisce… ” http://www.kettyincreta.it/senza-categoria/1929/lotta-antiscam-chi-di-juju-ferisce-di-juju-perisce.html
Ma rispetto alla nutrita e documentata trasmissione di mercoledì scorso, è stato molto significativo il servizio girato a Torino alla Guardia di Finanza che ha spiegato l’abilità di queste bande nel colpire i soggetti malcapitati. Il tenente colonnello Ivan Bixio ha poi illuminato sulla natura di queste organizzazioni che fa pensare che “le bande siano sempre le stesse nonostante le linee dei soldi siano diverse. Ci sono stati 10 arresti di ” falsi principi azzurri” e due erano italiani, arrestati tutti nel 2012. Avevano raggirato vittime statunitensi venute a Torino più volte per incontrare quello che credevano fosse il loro “amato”. A conferma dell’abilità dei truffatori nell’ingegnare sempre nuove astuzie a discapito delle due americane, la GdF ha rilevato che le donne continuavano ad inviare soldi nonostante la delusione di non averlo mai incontrato. La truffa più rilevante fu di un milione di dollari e gli intermediari locali (nigeriani) si trattennero solo il 5 per cento. I soldi servivano per finanziare attività malavitose (droga, tratta, terrorismo e contrabbando di organi ecc.)
Molto interessante l’intervista a Letizia Mollo che ha creato a Rimini un gruppo di lavoro e un sito internet di prevenzione truffe, dopo essersi resa conto della mancanza di informazioni in italiano
Anche i servizi riportati hanno messo in evidenza come i truffatori abbiano “ben compreso quanto sia remunerativo lucrare sui sogni d’amore delle persone , disposte a inviare ingenti somme di denaro” e come sia importante modificare le loro strategie di conquista. Per esempio, ora che hanno scelto l’Italia, come terreno di caccia , assumono nomi e cognomi italiani e improntano le loro discussioni su ciò che piace di più: il cibo, il mangiar sano, il vino e la cucina italiana.
Guardate il servizio
merc12 aprile 2017 da 01h 52′ 52”merc12 | http://www.raiplay.it/video/2017/04/Chi-l-ha-visto-ffa467d2-31a9-4580-92dd-2084f126e99d.html |
Torino 16 aprile 2017