La denuncia di un consulente universitario alcamese .
“Con la mia immagine adescano donne sole”
PALERMO CRONACA– La Repubblica
venerdì 21/04/2017
di Gioia Sgarlata
Nell’ultimo profilo social che gli è stato segnalato (apparso su viadeo.com)
è Otoniel Lebròn Corral, francese a capo di una grande azienda. Ma su Facebook è apparso, tra gli altri, anche come Roberto Durant, Christian Guichard (di Nancy con casa a Toul), Lombardie Alberigo di Roma, Christopher Lupi (italofrancese con la mamma originaria di Parma) e centinaia di altre persone diverse, disseminate soprattutto tra Francia, Belgio e Italia. Già, perché lui — Massimiliano Titone, 47 anni,alcamese, consulente nel campo dell’orientamento scolastico e
universitario — detiene il primato di uomo più “usurpato” d’Italia: le sue foto, infatti, sono state utilizzate per creare centinaia e centinaia di profili fake («oltre 4mila», dice lui). Lo scopo? Truffare donne sole e in cerca di affetto. Secondo un copione consolidato e da tempo sotto gli occhi degli investigatori: scegliere volti attraenti e rassicuranti per ottenere l’amicizia di donne potenzialmente in cerca di affetto,
conquistarne la fiducia attraverso la chat con attenzioni costanti e prolungate per diversi mesi e poi inventando un’emergenza per farsi inviare del denaro. Un metodo dietro al quale, ha rivelato un’indagine internazionale di qualche anno fa, si nascondono vere organizzazioni criminali con base in Costa d’Avorio, Ghana e Nigeria.
Fatto sta che dal 2015, quando a Massimiliano Titone è arrivato il primo
“messaggio strano” come dice lui, la sua vita è stata completamente stravolta. «Non ho pace — racconta — ci sono state donne che sono venute a trovarmi persino sotto casa perché indagando sono riuscite a trovare il mio indirizzo. Ad ogni ora del giorno e della notte ricevo segnalazioni di nuovi profili falsi con le mie foto. O messaggi di signore �che vogliono risposte o che chiedono di conoscermi per raccontarmi la
loro storia».
In un’ora ne arrivano almeno una ventina. Su You tube, proprio ieri ha postato un appello a chi è vittima di truffe sul web: «Rivolgetevi alla polizia postale non credete a nessuno, neppure a me». Mentre su Fb ha aperto un profilo in cui denuncia di essere vittima di fake. Qui pubblica tutte le segnalazioni dei profili falsi che gli arrivano e che lo tirano in ballo.
E risponde anche a chi lo accusa di essere in cerca di notorietà.
«Come mi sono accorto di quanto stava accadendo?», dice. «Tutto ha inizio due anni fa — racconta — quando su Fb una donna mi scrive: hai finito di giocare? Non l’avevo mai vista prima: le ho chiesto chi fosse e a cosa si riferisse e le ho dato anche il mio numero di telefono proprio per dimostrarle che non avevo niente da nascondere. È stata lei
dopo lunghe discussioni ad aprirmi gli occhi. In pratica aveva avuto contatti per mesi con un utente Fb che utilizzava le mie foto nel proprio profilo. A un certo
punto quest’uomo le aveva chiesto dei soldi e non ottenendo risposte,
era scomparso. Così lei aveva fatto una ricerca su Google e aveva trovato
le stesse foto di quell’uomo anche sotto il mio nome». La prima contromisura di Titone è segnalare l’anomalia a Fb che blocca il profilo
fake. Ma la storia si ripete sei mesi più tardi con altre segnalazioni che
raccontano più o meno la stessa vicenda. Sui falsi profili ci sono foto scattate da Titone in macchina, video mentre va allo stadio con gli amici, scatti con i suoi nipoti. Molti messaggi sono scritti in francese, altri arrivano da varie parti d’Italia e da donne truffate: Genova, Legnano, Roma.
Titone è single e per lavoro viaggia molto. A febbraio 2016, si trova a � Roma. Qui incontra una donna che era stata truffata e prova a presentare denuncia alla polizia postale, ma viene reindirizzato in Sicilia.
Ed è al commissariato di Alcamo, il 5 maggio del 2016 che mette tutta la sua storia nero su bianco davanti a un funzionario di polizia. Una storia raccontata di recente anche dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto” che contro le “truffe romantiche”, come sono state soprannominate, ha avviato una vera campagna di informazione. Il 4 aprile scorso Titone ha presentato una nuova denuncia anche alla polizia postale di Palermo, aggiungendo «l’esistenza sul web di documenti contraffatti», «carte di credito» che esibiscono la sua foto e persino la pubblicazione del suo numero di telefono su un sito pornografico accanto al nome di una donna. Lo screenshot dell’annuncio compare anche sulla pagina “Massimiliano Titone vittima dei fake”. «E le telefonate ad ogni ora del giorno e della notte — denuncia — non si contano�.