Il riciclaggio del denaro coinvolge anche il fenomeno delle truffe. Già due anni fa la Guardia di Finanza di Torino aveva aperto questo filone, quando dovette indagare su una famosa truffa sentimentale americana che portò all’arresto di una ventina di soggetti, quasi tutti di origine nigeriana.
L’ invio del denaro richiesto dai truffatori transnazionali che manovrano le truffe affettive, è sempre avvenuto finora, attraverso i circuiti WESTERN UNION, MONEY GRAM e qualche volta con BONIFICI BANCARI e la Guardia di Finanza poteva seguirne le piste. Ultimamente, invece, abbiamo avuto segnalazioni da parte di alcune vittime, dell’utilizzo per le truffe sentimentali del BITCOIN, moneta virtuale convertibile ovunque e che non lascia tracce.
In poche parole, è possibile acquistare apposite schede dal tabaccaio o in Internet ed operatori, utenti e luoghi di provenienza/destinazione del denaro restano totalmente anonimi tanto che investigatori e inquirenti non hanno più un “bersaglio” da colpire.
Sorgono allora delle domande: com’ è possibile tutto questo? Dov’è finito l’obiettivo di facilitare la trasparenza e le azioni della GDF ? Come si proteggono le persone oneste?
Il mondo sta forse andando al contrario?